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Valutazione delle prassie

L’aprassia è un disturbo neuropsicologico che consiste nell’incapacità di eseguire movimenti volontari diretti ad un fine, indipendentemente da problemi di sensibilità, motori e cognitivi. La persona con aprassia è incapace di eseguire determinati movimenti non perché presenta problemi di comprensione, motori, di udito o di vista, ma in quanto presenta un danno a livello cerebrale delle aree dedicate all’elaborazione motoria.

 

Consegue prevalentemente a lesioni cerebrali, ma può presentarsi anche in altre patologie come l’Alzheimer, il Parkinson, la degenerazione cortico-basale, la Corea di Hungtinton e i traumi cranici.

 

Si tratta di un disturbo che può avere effetti particolarmente negativi sulle attività di vita quotidiana e può causare una disabilità permanente.

 

A seconda delle aree cerebrali danneggiate, esistono diverse tipologie di aprassia. Di seguito sono indicate alcune delle tipologie esistenti:

 

- Aprassia ideomotoria (degli arti): la persona con aprassia ideomotoria riesce a recuperare l’immagine mentale del movimento che deve fare ma non è in grado di organizzare la sequenza corretta per eseguire il movimento. Sa cosa deve fare ma non sa come farlo.

 

- Aprassia ideativa (degli arti): la persona con aprassia ideativa non è capace di rappresentare mentalmente il gesto che deve realizzare e non riesce quindi ad organizzare le sequenze motorie per usare gli oggetti quotidiani. Non sa né cosa né come deve fare.

 

- Aprassia bucco-facciale: la persona con aprassia bucco-facciale mostra incapacità nell’eseguire movimenti volontari con la bocca, con il collo, con le labbra, con la lingua, etc.

 

- Aprassia articolatoria: la persona con aprassia articolatoria mostra incapacità nel programmare i movimenti per articolare il linguaggio

 

- Aprassia costruttiva: la persona con aprassia costruttiva non è in grado di produrre o rielaborare figure bi e tridimensionali mostrando incapacità nel disporre nello spazio gli elementi che compongono un oggetto.

 

L’esame delle prassie varia a seconda della tipologia di aprassia, ma generalmente viene richiesto di imitare, eseguire su comando o comprendere determinati movimenti. I gesti richiesti possono essere con le dita o con le mani (aprassia ideomotoria), con oggetti quotidiani quali la penna, il pettine, la spugna (aprassia ideativa), con la bocca, con la lingua, con le labbra quali fischiare, gonfiare le guance, mandare un bacio (aprassia bucco-facciale) oppure può essere richiesto di disegnare o ricomporre un oggetto (aprassia costruttiva).

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